pagina test

Le ricerche geoarcheologiche stanno assumendo sempre maggiore rilevanza, oltre che nel campo della ricerca scientifica di base, sia nell’ambito della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, sia in quello della pianificazione territoriale. Le soprintendenze stanno inoltre sempre più spesso richiedendo il supporto di esperti geoarcheologi nell’ambito di interventi preventivi e di archeologia di salvataggio. Al contempo, a livello ministeriale sono state riconosciute di recente le competenze relativa alla diagnostica archeologica, che includono la Geoarcheologia.

In Italia, gli studi geoarcheologici sono focalizzati da una parte sugli aspetti geomorfologici, sulla ricostruzione paleoambientale e sull’impatto delle attività umane sul paesaggio e sul clima sia a scala locale, sia a quella globale; dall’altra parte, i geoarcheologi si occupano di indagare i processi (sedimentari e post-sedimentari/pedogenetici) responsabili della formazione e della conservazione delle sequenze archeologiche, nonché di essere di supporto alla comprensione delle attività funzionali e gestionali di un sito archeologico.

Nonostante le numerose ricerche, la geoarcheologia riveste un ruolo marginale soprattutto nel campo applicativo. Ruolo che potrebbe essere accresciuto attraverso un approccio geomorfologico, sempre più incentrato su un focus congiunto sulle complesse interazioni tra uomo e ambiente.

Pertanto, è fondamentale predisporre su basi scientifiche metodi e strategie comuni e standardizzate per la corretta conoscenza, tutela e valorizzazione dei beni culturali archeologici, che trovino applicazione nella pianificazione territoriale.